Pagare meno tasse è possibile? Sono tante le persone che se lo domandano, soprattutto in questo periodo, nel momento in cui varie scadenze fiscali si sommano l’una all’altra. Una soluzione per ridurre le tasse, in ogni caso, esiste. Il trucco, se così vogliamo chiamarlo, è quello di aprire un fondo pensione aperto, e quindi una pensione integrativa. Il realtà, questo meccanismo è piuttosto semplice. É stato lo stesso legislatore, infatti, a promuovere la sottoscrizione di fondi pensione, abbattendo parallelamente la pressione fiscale. In poche parole, i soldi che si vanno a versare per la propria pensione integrativa risultano completamente detassati, ed è quindi possibile ridurre in modo significativo il proprio imponibile Irpef.
Pensione integrativa e detassazione: spieghiamola per bene
Che gli assegni dell’Inps siano tendenzialmente magri non è una novità, né tanto meno una sorpresa. Per questo, molto spesso, si decide di aprire una forma di previdenza complementare. Ebbene, la detassazione è un motivo in più – e non da poco – per scegliere una pensione integrativa.
Quando si parla di pensione integrativa si ha infatti a che fare con una forma di risparmio con un regime fiscale agevolato. In questi casi, per riassumere il concetto, si parla di ETT, acronimo che sta per Esenzione in fase di contribuzione, Tassazione agevolata dei rendimenti e Tassazione agevolata in fase di erogazione.
Guardiamo ai numeri: i contributi versati nel proprio fondo pensione sono deducibili entro un tetto massimo di 5.164,57 euro dal proprio reddito dichiarato ai fini Irpef. Non si tratta, quindi, di briciole. Aprire un fondo pensione significa ottenere anno dopo anno un significativo risparmio, nonché, ovviamente, assicurarsi un’entrata fissa e decorosa per il pensionamento. Il risparmio effettivo cambia di caso in caso, in base al reddito complessivo; per fare un esempio, però, si può fare il caso di un professionista con un reddito complessivo annuo di circa 40.000 euro, che ogni anno sborsa oltre 10.000 euro di imposte Irpef. Grazie alla pensione integrativa, quello stesso professionista potrà risparmiare più di 1.000 euro all’anno, versando circa 3.000 euro all’anno nel proprio fondo pensione.
Per risparmiare già nel 2021 con il fondo pensione è necessario muoversi entro il 2020
Ho voluto ricordare i vantaggi della pensione integrativa proprio in questi giorni perché in queste settimane la tassazione arriva a dare il “meglio” di sé, pungendo ai fianchi imprenditori e liberi professionisti, che sono giustamente alla ricerca di un modo assolutamente legale per pagare meno tasse. Ma non è tutto qui: l’estate, che a molti sembra già iniziata, in realtà sta già finendo, e con l’autunno ci si avvicina pericolosamente alla fine dell’anno. Ecco allora che è bene precisare che chi intende usufruire delle agevolazioni fiscali già a partire dal prossimo anno è tenuto ad attivare il fondo pensione entro il 31 dicembre 2020: così facendo, potrà portare in deduzione dal reddito dichiarato ai fini Irpef 2021 i contributi versati nel 2020, con un risparmio immediato. Qualche giorno di ritardo – avviando il fondo pensione in gennaio 2021 – vorrebbe dire automaticamente posticipare il risparmio al 2022, senza scalfire di un euro le tasse dovute del 2021.
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