Le pensioni di domani
C’è una frase del vignettista Altan che mi viene spesso in mente nei momenti in cui parlo delle pensioni con i miei clienti. La battuta in questione è: “con la crescita zero l’Italia invecchia. Tra un po’ avremo un pensionato a carico di ogni disoccupato”. Certo, è una visione drastica, esagerata, pessimistica, non ci sono dubbi. Ma diamo un’occhiata ai numeri: stando ai dati INPS, in Italia abbiamo più di 16 milioni di pensionati. Sempre guardando ai dati INPS, in Italia abbiamo circa 25 milioni di lavoratori, considerando sia i dipendenti che gli indipendenti. Dall’altra parte, però, si contano 2,5 milioni di disoccupati, e 14 milioni di inattivi, ovvero persone in età lavorativa che non lavorano e che non cercano un lavoro. Guardando i dati, insomma, la surreale e amara battuta di Altan non sembra poi così stravagante. Non ci sono dubbi: la popolazione italiana sta invecchiando, e di contro le previsioni relative a occupazione e Pil non sono rosee, anche e soprattutto pensando alla crisi sanitaria che stiamo vivendo e alla conseguente crisi economica. Da qui, dunque, la necessità di prepararsi alla propria pensione anche in modo alternativo, senza contare solo e unicamente sulla pensione INPS, pensando a un fondo pensione da costruire anche con il versamento automatico del TFR.
La pensione media degli italiani
Non serve peraltro guardare per forza alle pensioni future per capire che è bene agire tempestivamente per arricchire il proprio tesoretto in vista della pensione. L’INPS, nel suo ultimo rapporto, ci dice infatti che la pensione media degli italiani è di 1.271 euro al mese, ovvero di circa 16.000 euro all’anno, circa al lordo delle trattenute Irpef e delle addizioni locali. Calcolando il netto si può arrivare spesso a pensioni inferiori ai 1.000 euro. Più nel dettaglio, il 59,6% delle pensioni attualmente distribuite dall’INPS hanno un importo mensile inferiore ai 750 euro. Questo ci dice che, senza altri redditi, senza altre prestazioni pensionistiche, senza altre entrate, la pensione è molto spesso insufficiente a garantire un reale benessere del pensionato e del suo nucleo familiare.
Come è possibile guardare con il sorriso al periodo della pensione, sapendo che già adesso gli assegni medi sono così bassi?
TFR nel fondo pensione, lo devi a te stesso
Certo, a moltissime persone la pensione sembra lontana, lontanissima. E pensando alla presenza dell’INPS, ai contributi versati mensilmente, verrebbe quasi da dire “beh, non ci devo pensare io”. Ma sta proprio qui l’errore: siamo proprio noi, singolarmente, a dover pensare alla nostra pensione, per il semplice fatto che in molti casi sarà garantito un assegno mensile sicuramente sufficiente per arrivare a fine mese, ma nulla di più. E sì, gli anni passano, e la tanto agognata pensione è in realtà più vicina di quanto pensiamo.
Quali sono le opzioni a nostra disposizione, per mettere da parte un tesoretto per la nostra pensione, pur senza effettuare dei sacrifici oggi? Semplice: il consiglio è quello di aprire un fondo pensione, e iniziare fin da subito a destinare su questo fondo il proprio TFR. In questo modo si riuscirà a mettere da parte una cifra importante per il proprio futuro senza nemmeno accorgersene, senza alcun sacrificio, mettendo al sicuro i propri risparmi.
Il consiglio che do a tutti è sempre quello di aprire il prima possibile un fondo pensione, destinando immediatamente il proprio TFR in questo investimento per il futuro, e aggiungendo un versamento minimo mensile, di entità anche estremamente ridotta. E ci sono anche dei vantaggi collaterali, quali la tassazione agevolata riconosciuta alla pensione integrativa, nonché la preziosa deducibilità dei contributi, fino a 5.164 euro all’anno.
Per costruire un piccolo tesoretto per il proprio – per il tuo futuro – basta davvero poco: pensa che versando nel tuo fondo pensione il tuo TFR più 150 euro al mese potrai raccogliere nel giro di tre anni più di 11 mila euro, senza nemmeno accorgertene!
Vuoi saperne di più? Scopri perché aprire un fondo pensione!