Le conseguenze dell’obbligo di trasferimento del TFR al Fondo
In questi anni ho potuto constatare più e più volte la presenza di importanti lacune per quanto riguarda la gestione del TFR, sia da parte delle aziende che da parte dei dipendenti. Oggi parlerò a questi ultimi, i quali molto spesso, in modo almeno un po’ ingenuo, trascurano quasi del tutto la cura del proprio TFR. Ed è un vero peccato, perché si tratta pur sempre di un tesoretto importante, di una somma che in futuro potrà effettivamente fare la differenza: gestirlo in modo errato, ovvero di fatto non gestirlo, significa compromettere almeno in parte questo tesoretto, perdendo dei risparmi che erano di fatto già nelle vostre mani.
Tra le lacune riscontrate nella gestione del TFR da parte dei dipendenti c’è sicuramente il fatto che, in buona parte, non si conosce la sua effettiva collocazione. Proprio così: ci sono molti dipendenti che non sanno affatto che il proprio TFR non sta in azienda dove credono d’averlo lasciato, quanto invece nel Fondo Tesoreria INPS. E questo ha delle conseguenze importanti, e non positive: vediamo quali.
- La legge sull’obbligo del TFR nel Fondo Tesoreria INPS
- Il problema di avere il TFR nel Fondo Tesoreria INPS
- Le peculiarità del Fondo dell’INPS
- Non è troppo tardi per cambiare le cose
La legge sull’obbligo del TFR nel Fondo Tesoreria INPS
Perché ci sono dei TFR nel Fondo Tesoreria INPS senza che i rispettivi titolari se ne siano accorti? Ebbene, tutto è da ricondurre a una legge entrata in vigore il 1° gennaio 2007, con la quale si obbligano tutte le aziende private – ad esclusione delle sole aziende di lavoro domestico – con un numero di dipendenti maggiore a 50 a versare al Fondo in questione tutte le quote maturate da ciascun lavoratore che non avesse scelto di versare il proprio TFR ad altri fondi.
Il risultato è che, per l’appunto, tutti quei dipendenti che si trovano in azienda con oltre 50 dipendenti e che hanno deciso di lasciare il TFR al datore di lavoro, se lo ritrovano invece nel Fondo INPS.
A questo punto uno potrebbe pensare “beh, qui o lì, cambia poco, sono pur sempre soldi miei”. Certo, verissimo, sono soldi del dipendente. Ma la loro posizione, la loro collocazione, ha invece diverse conseguenze. E, nella fattispecie, chi attualmente si ritrova con il TFR nel Fondo Tesoreria INPS non si trova in un situazione particolarmente favorevole. Anzi: le conseguenze negative sono diverse. C’è un problema bello grande, e una serie di problemini più piccoli.
Il problema di avere il TFR nel Fondo Tesoreria INPS
Qual è il grosso problema dell’avere il proprio TFR nel Fondo Tesoreria INPS, come conseguenza non di una propria decisione, non di una scelta del datore di lavoro, quanto invece di una legge emanata nel 2007? Ebbene, una volta che il TFR si trova nel Fondo INPS, quello diventa intoccabile. Questo significa che il lavoratore non può avere accesso a quei risparmi, nemmeno in caso di emergenza. E significa anche che quei soldi non possono essere spostati in altri fondi.
Questo è un grosso problema, per il semplice fatto che esistono fondi pensione in cui destinare il TFR che possono fare di più, e meglio, per i propri risparmi. Chi versa – anche senza saperlo – il proprio TFR nel Fondo Tesoreria INPS sta automaticamente perdendo qualcosa, di mese in mese.
Le peculiarità del Fondo dell’INPS
Non starò qui a descrivere nel dettaglio il Fondo Tesoreria dell’INPS. Già il fatto che i TFR che vi vengono versati non possano più essere trasferiti, peraltro, la dice lunga sulla convenienza di questa collocazione. Basterà quindi dire che questo fondo è stato creato con una legge ad hoc, che non offre nessun servizio, che ha delle plusvalenze irrisorie se non inesistenti, e che finanziariamente non ha alcun motivo d’esistere.
Questo è uno scenario completamente diverso rispetto a quello dei fondi pensione aperti in cui il lavoratore può scegliere di destinare mensilmente il TFR. Questi fondi pensione complementari permettono di accedere a importanti agevolazioni fiscali nonché a una tassazione agevolata per la propria pensione, e ancora, a una tassazione ridotta per i rendimenti della gestione finanziaria.
E, va sottolineato, i risparmi immessi in un fondo pensione sono tutt’altro che intoccabili, come sono invece quelli dirottati verso il Fondo Tesoreria INPS. Si parla infatti di una massima libertà di trasferimento verso altri fondi, nonché poi della possibilità di riscatto del fondo pensione, in forma parziale o totale.
Non è troppo tardi per cambiare le cose
Quindi sì, avere il TFR nel Fondo Tesoreria INPS non è per nulla un buon affare. Ma questo non significa che si debba per forza continuare a perdere soldi. No, è possibile invece iniziare subito, da domani, a riprendere in mano la propria posizione previdenziale, dirottando il proprio TFR in un fondo pensione aperto.
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