Imprese e risk management

Risk management homemade: pro e contro

risk management homemade

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Il risk management fai da te

Il concetto di fondo del risk management per PMI è molto semplice: ogni giorno le imprese, anche quelle piccole, corrono una serie piuttosto ampia di rischi. A loro volta, alcuni sono grandi, altri sono piccoli; a volte vale la pena rischiare, altre volte assolutamente no. La certezza è che non tutti i rischi possono essere eliminati completamente. Ecco allora che a determinare il successo di un’impresa o il suo fallimento non è la capacità di cancellare i rischi, quanto invece quella di gestirli nel modo corretto. Da questo punto di vista il mondo delle PMI può essere diviso in 3 gruppi. Il primo è quello delle imprese – soprattutto piccole – che si interessano poco o per nulla al risk management, e che si limitano allo stretto necessario, con le polizze assicurative più basilari, e che sono quindi pericolosamente esposte a rischi di ogni genere. Poi ci sono le imprese che si affidano a un risk manager per realizzare un risk management plan per identificare, analizzare e valutare i rischi, per trovare per ognuno delle soluzioni efficaci. E poi c’è il terzo gruppo, quello del compromesso – consapevole o meno: parliamo di quelle imprese in cui l’imprenditore mette in campo una strategia di risk management fai da te, che potremmo definire anche risk management homemade. Parliamo quindi di imprenditori che sono consapevoli dei rischi e che si attivano per fronteggiarli, senza però avere in realtà le conoscenze tecniche per poter individuare delle soluzioni davvero efficaci. Oggi vedremo quindi insieme i pro e i contro delle strategie di risk management home made.

Il risk management in breve

Prima di approfondire queste strategie fai da te, ricordiamo brevemente cos’è il risk management per le imprese. Si tratta, in estrema sintesi, della gestione del rischio di un business. Si parla quindi del processo sistematico di identificazione, di analisi e di reazione ai rischi che un’attività comporta, anando ad aumentare le probabilità di andare incontro a eventi positivi, minimizzando parallelamente le probabilità di conseguenze avverse o negative. Con un buon risk managament, quindi, si vanno a incrementare le certezze e le positività di un business, nonché a ridurre le brutte sorprese e le negatività.

Cos’è il risk management homemade

Cos’è quindi, a questo punto, il risk management fai da te messo in campo da diversi imprenditori, soprattutto in imprese di dimensioni ridotte? Tutto parte dalla consapevolezza di una serie di rischi. E già questo è ovviamente un punto positivo: vuol dire che l’imprenditore non ignora né trascura del tutto l’esistenza stessa di potenziali eventi negativi, di diversa natura, che potrebbero ledere gravemente l’impresa e il suo stesso patrimonio personale.
Ecco, l’imprenditore che adotta un risk management homemade parte dalla consapevolezza di questi rischi, grazie a una profonda e pressoché inarrivabile conoscenza della propria impresa. E cosa fa? Una volta percepiti i rischi, non avendo conoscenze tecniche specifiche, va a individuare le uniche soluzioni che risultano presenti in uno scenario di questo tipo, rivolgendosi a una compagnia assicurativa per trovare delle polizze capaci di “coprire” i rischi individuati. Dal punto di vista dell’imprenditore, infatti, la richiesta di una polizza è l’unico strumento di trattamento del rischio possibile.

Quali sono i vantaggi della gestione del rischio fai da te

Non ci sono dubbi: il risk management homemade presenta dei chiari vantaggi. Prima di tutto, la sua attuazione è economica. È infatti l’imprenditore che si prende il compito di individuare i rischi, senza contattare quindi un risk manager: l’analisi dei rischi è dunque del tutto gratuita, gestita in autonomia. Ecco allora che non ci sono ingerenze da parte di consulenti esterni, non c’è la necessità di spiegare alcunché a nessuno, né di pagare un consulente. Ci si rivolgerà quindi direttamente a una compagnia assicurativa, o al proprio intermediario assicurativo di fiducia, per chiedere delle polizze a mo’ di soluzione, andando a confrontare i preventivi per trovare la copertura migliore.

Quali sono gli svantaggi della gestione del rischio homemade

Ma il risk management fai da te presenta anche degli svantaggi piuttosto evidenti. Prima di tutto, a guardar bene, non si tratta davvero di un’analisi gratuita dei rischi. In realtà infatti l’imprenditore che decide di occuparsi in prima persona di questa attività sta usando il suo tempo per qualcosa di diverso dal proprio core business, e sappiamo bene quale sia il valore di ogni singola ora di un imprenditore: è probabile anzi che la consulenza di un risk manager professionista in fin dei conti possa risultare più economica. Ma non è tutto qui: non avendo le competenze tecniche per individuare e valutare i rischi, l’imprenditore finirà per isolare solamente una gamma ristretta di rischi percepiti, trascurando del tutto – in quanto non visti – diversi altri rischi non percepiti, che resteranno così sprovvisti di trattamento. E purtroppo, come tanti eventi infausti possono dimostrare, spesso a essere più insidiosi sono proprio i rischi non percepiti, più rari e più subdoli. Infine, va detto che le polizze assicurative individuate, partendo da un’analisi non completa e non efficace del rischio, potrebbero risultare in buona parte inefficaci: non è affatto raro in questi casi finire per stipulare delle coperture assicurative che in realtà si rivelano inutili, sprecando così il proprio denaro – oltre che il proprio prezioso tempo. Anche perchè, agendo in autonomia, si è spesso portati a eleggere come migliore non la polizza effettivamente più efficace, quanto semplicemente quella più economica.

La sinergia tra assicurazioni e risk management

Abbiamo visto i pro e i contro del risk management homemade, e abbiamo visto quanto questo modo di procedere risulti a conti fatti tutt’altro che conveniente. Il motivo è semplice: le percezioni dell’imprenditore e le proposte del classico assicuratore, messe insieme, risultano insufficienti per gestire e trattare in modo soddisfacente i rischi quotidiani di un’impresa. Lo ripeto spesso ai mie clienti: l’assicuratore fine a sé stesso è una figura superata, è necessario affidarsi a dei consulenti competenti che possano sia analizzare i rischi attuali dell’impresa – partendo dalle conoscenze dell’imprenditore e dalle proprie competenze tecniche – sia, in base ai dati raccolti, prendendo in esame il pacchetto assicurativo. Senza una sinergia profonda tra risk management e assicurazione, le polizze da sole non sono sufficienti per mettere al sicuro un’impresa.

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