Perché versare il TFR nel fondo pensione
Qualche giorno fa, per le strade di Riva del Garda, ho incontrato un mio affezionato cliente: per rispettare la sua privacy, lo chiameremo Mario. Giovane, sportivo e gran lavoratore: oggi, per spiegarti in modo semplice i vantaggi dell’aprire un fondo pensione e di indirizzarvi il proprio TFR, ho deciso di raccontarti la sua storia.
L’ho conosciuto 3 anni fa. A essere precisi Mario era arrivato a me, dapprima, per una questione che nulla aveva a che fare con il fondo pensione. Era infatti alla ricerca di un consulente assicurativo per stipulare una buona assicurazione infortuni, e il passaparola lo aveva fatto arrivare al mio ufficio. Mi ricordo che trovare la polizza ideale per Mario fu facile: sottoscritta la polizza, strinsi la mano a quel simpatico ragazzo, dicendo che ora poteva affrontare il suo sport preferito – la corsa – con maggiore serenità, senza temere per i suoi risparmi. Lui, per tutta risposta, mi disse che avevo toccato un tasto dolente. E non aveva tutti i torti: venne fuori che proprio in quei giorni Mario aveva ricevuto la famosa busta arancione dell’INPS, quella che simulava la pensione attesa a fine carriera. “Macché vecchiaia serena, macché tempo da dedicare ai viaggi e agli hobby” diceva Mario: l’assegno mensile ipotizzato dall’INPS sarebbe bastato a malapena per le spese di prima necessità.
Davanti alla sua frustrazione, spiegai a Mario che la busta arancione è stata creata per spingere i lavoratori a fare il punto della situazione sulla probabile pensione futura, ed eventualmente a correre i ripari. “In che senso correre ai ripari?” fu l’inevitabile domanda di Mario. Semplice: per assicurarsi l’agio che si cerca per il futuro, la soluzione migliore è affiancare la pensione con un‘integrazione pensionistica, e quindi con un fondo pensione. Versando poco – anche pochissimo – oggi, si può infatti fare tanto, tantissimo.
Non impiegai molto a spiegare a Mario perché un fondo pensione arricchito costantemente dal TFR fosse il modo ideale per assicurarsi un futuro felice, e quindi perché versare il TFR in un fondo pensione: fu sufficiente spiegare la deducibilità dei versamenti nel fondo pensione fino a 5.164 euro, il pieno controllo sul risparmio, la possibilità di chiedere degli anticipi o di trasportare altrove il proprio fondo. Ma a convincere Mario sopra a ogni altra cosa fu proprio il vantaggio di poter destinare il TFR direttamente nel fondo pensione, così da ridurre grandemente la tassazione su questo tesoretto. Se infatti il TFR va incontro normalmente a delle tassazioni dal 23 al 43%, nel caso del TFR versato in un fondo pensione si parla di una tassazione compresa tra il 15 e il 9%.
Il fondo pensione più adatto a Mario fu presto trovato e aperto. “Ora sì” mi disse “ora posso essere davvero sereno pensando ai miei risparmi”.
Questo accadeva esattamente 3 anni fa. 3 anni di versamenti, si sa, sono davvero poca cosa. Eppure Mario, l’altro giorno, mi ha confermato ancora una volta la sua felicità per aver preso quella decisione: ogni mese ha versato 150 euro nel suo fondo pensione, cifra che si somma al TFR girato automaticamente nella pensione integrativa. Così, senza nemmeno accorgersene, in 3 anni Mario ha creato un gruzzoletto di 11 mila euro, un fondo che quando Mario andrà in pensione raggiungerà dimensioni importanti, insieme a tutti i vantaggi fiscali che la combinazione fondo pensione e TFR può garantire.
E tu, hai dato un’occhiata alla tua situazione pensionistica? Controlla sul sito dell’INPS e scrivimi: ne parleremo insieme!