Non si tratta certo di realtà bancarie poco conosciute. Al contrario, sono quattro colossi del mondo bancario italiano. Eppure questi giganti sono inciampati in una pratica commerciale scorretta, che in quanto tale è stata duramente sanzionata dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato. A finire nel mirino dell’Agcm sono state Unicredit, Bnl, Intesa e Ubi. Ma di quale pratica stiamo parlando? Cos’hanno combinato questi grandi gruppi bancari per incorrere nella furia del garante?
Le pratiche commerciali scorrette e quindi sanzionate sono relative alle irregolarità riscontrate nella vendita di polizze abbinate ai mutui. Chi ha buona memoria si ricorderà sicuramente che non è affatto la prima volta che le banche finiscono in prima pagina per aver condizionato la concessione di mutui alla sottoscrizione di polizze assicurative di vario tipo collocate dal medesimo istituto di credito. No: nel caso di Unicredit, di Bnl e di Intesa San Paolo si parla infatti della seconda volta.
E proprio per la loro recidività le sanzioni decise dall’Antitrust sono importanti. Si parla infatti di 6,55 milioni di euro per Unicredit, 5,65 milioni di euro per Bnl, 4,8 milioni di euro per Intesa Sanpaolo e 3,75 milioni di euro per Ubi Banca, per una cifra complessiva che supera i 20 milioni di euro.
Ma quali sono i comportamenti effettivi delle banche oggetto della sanzione? E – ancora prima – quali sono le norme a cui fare riferimento in fatto di concessione di mutui e di polizze assicurative correlate?
Assicurazioni sui mutui: le regole
Facciamo un po’ di chiarezza sul rapporto tra assicurazioni, mutui e banche. Pensiamo a un mutuo per la casa: è logico che, durante il lungo periodo di rimborso di un mutuo, possano accadere molte cose non previste. Una crisi economica, la perdita del lavoro, un infortunio, una malattia. Ecco quindi che, per tutelare sia il cliente che la banca che ha erogato il mutuo, esistono delle polizze assicurative collegate ai mutui, con le quali la compagnia assicuratrice si impegna a corrispondere un indennizzo nel caso in cui si verifichino uno o più degli eventi coperti.
Va sottolineato che, quando si stipula un mutuo per la casa, è d’obbligo sottoscrivere una polizza incendio. Le altre polizze sono invece facoltative, e servono a offrire una maggiore tutela al consumatore: Si parla della polizza protezione mutuo e di altre soluzioni assicurative, le quali però, sempre più spesso, finiscono per essere imposte dalle banche come condizione per l’erogazione del mutuo. Ma fino a dove possono spingersi veramente le banche in questo senso? Così come previsto dal Decreto Liberalizzazioni, le banche sono obbligate a presentare al cliente almeno due preventivi di compagni assicurative differenti, che non abbiano legami con il gruppo bancario.
Bisogna inoltre evidenziare il fatto che, in ogni caso, il mutuo deve poter essere vendibile singolarmente, senza cioè che il consumatore sia costretto ad acquistare altri prodotti – per esempio assicurativi – dalle banche. Il problema, però, è che negli ultimi anni gli istituti di credito hanno spinto moltissimo in direzione delle polizze assicurative. Ed è proprio questo “impegno” che ha portato alle sanzioni dell’Antitrust.
I danni per i consumatori
Sia la Banca d’Italia che l’Ivass, negli ultimi anni, hanno ribadito che non è legittimo imporre la sottoscrizione di polizze legate alla banca come condizione per la concessione del mutuo. Nonostante questo, l’Antitrust ha riscontrato un comportamento particolarmente aggressivo delle banche, il quale ha portato a un notevole pregiudizio economico subito dai consumatori . Per Bnl si parla di un pregiudizio di 106,5 milioni di euro annui, per Ubi di circa 30 milioni di euro, per Unicredit di 100 milioni di euro, con i correlati danni economici per ogni singolo mutuatario.
Va peraltro sottolineato che – come ricordato dalle autorità – i clienti delle banche hanno il diritto di recedere dalla polizza e di ottenere il rimborso del premio versato. Più nello specifico, il diritto di recessione può essere esercitato entro 60 giorni dalla conclusione del contratto; nel momento in cui si procede alla recessione del contratto, il cliente viene rimborsato del premio al netto dell’eventuale parte relativa al periodo in cui il contratto è stato operativo.
Da tutto questo si capiscono due cose. Prima di tutto, si capisce che la richiesta di un mutuo è sempre un passaggio delicato. Per essere davvero protetti è bene poter contare sul supporto di un consulente assicurativo esperto e professionale, in grado di individuare in ogni caso la soluzione più adeguata.
In secondo luogo, si capisce che non è mai troppo tardi: la polizza può essere disdetta, per trovare una soluzione più adatta ai propri bisogni.
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