Imprese e risk management

Il risk management per le Pmi

risk management per pmi

La gestione del rischio nelle Pmi ai tempi del Covid

Il 97% delle Pmi italiane era totalmente impreparato all’emergenza sanitaria scoppiata nel momento in cui il Covid-19 ha investito brutalmente la nostra Penisola. La forza con cui la pandemia si è imposta, le forti limitazioni messe in atto per fermare il contagio, unite all’impreparazione delle imprese, hanno portato a un impatto economico enorme, il quale comporterà – stando a un recente studio realizzato da Cineas (Consorzio universitario non profit del Politecnico di Milano) in collaborazione con l’Ufficio Studi di Mediobanca – una flessione del fatturato pari all’11%. Una batosta difficile da superare, che però ribadisce quanto sia importante il risk management per le Pmi, tanto più ora che il Coronavirus ha introdotto tanti nuovi rischi da tenere in considerazione. Occuparsi della gestione del rischio, oggi, significa per esempio prendere in considerazione il rischio legato alla liquidità, che può essere compromessa a causa dei rallentamenti a livello produttivo, della diminuzione delle domanda, dei ritardi nelle consegne delle forniture o dei pagamenti da parte dei clienti. Questi rischi possono portare in seconda battuta a un altro danno, quello reputazionale, difficilmente calcolabile. E non è tutto qui, perché anche il contenimento del contagio ha portato a nuovi rischi: come sottolineato da Massimo Michaud, Presidente di Cineas, il concetto stesso di lavoro a distanza produce “un rischio di perdita di competenze applicate. Serve migliorare lo smart management, la gestione delle persone in remoto, per assicurare la coesione dei team, supportare emotivamente i collaboratori, formarli più intensamente, chiarire ancora meglio gli obiettivi attesi e le tappe per realizzarli”. E ancora, sempre lo smart working ha moltiplicato i rischi relativi al cyber risk e agli infortuni sul lavoro, per non parlare delle responsabilità verso terzi da parte dei titolari delle imprese. Da qui, dunque, l’estrema importanza del risk management per PMI.

Risk Management per PMI

L’evoluzione del concetto di rischio per le imprese, del resto, era già in evoluzione ben prima della pandemia che stiamo vivendo. In passato la parola rischio aveva un’accezione unicamente negativa, mentre ormai si è arrivati a capire che il rischio non è solo un aspetto inevitabile, ma che è anche strettamente legato alla crescita dell’azienda: senza rischi non ci sono infatti nemmeno opportunità. A mitigare il rischio entra quindi in gioco il risk management, quello che l’UNI 11230 definisce come “l’insieme di attività, metodologie e risorse coordinate per guidare e tenere sotto controllo un’organizzazione con riferimento ai rischi”. Il concetto di fondo è semplice: non si può cancellare il rischio del tutto, perché farlo significherebbe eliminare a monte ogni possibilità di crescita. Il primo fondamentale passo in fatto di Risk Management è digerire questo presupposto, per potersi preparare al meglio per fronteggiare qualsiasi eventualità.

Il risk manager per Pmi

Come ridurre la volatilità dei risultati, come prepararsi ad affrontare i più diversi rischi? Come incrementare la sostenibilità della Pmi sul lungo periodo? Di certo le Imprese più strutturate possono permettersi di inserire stabilmente in organico un Chief Risk Officer. È diverso il discorso per le piccole imprese e per le microimprese, che non possono concedersi questo lusso. Si parla ovviamente della maggior parte delle imprese italiane, partendo dal presupposto che il 95% delle Pmi del nostro Paese ha 10 o meno dipendenti. Questo non significa però che queste imprese debbano rinunciare al Risk management: queste possono infatti avvalersi della consulenza di un Risk manager esterno, capace di individuare per l’impresa tutti gli strumenti necessari per mitigare i rischi futuri.

Avvalersi di un esperto di risk management significa guardare al futuro senza paura, nonché veder aumentare i propri guadagni: basti pensare che una ricerca di Cineas ha dimostrato che le Pmi con una buona strategia di risk management possono mirare a profitti maggiori del 30% rispetto alle imprese meno preparate in tal senso.

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