Sempre più truffe online in Italia nel campo assicurativo
Si è sempre alla ricerca dell’assicurazione migliore. Ed è giusto che sia così, si tratta pur sempre di un servizio, che si presenta di volta in volta con un rapporto prezzo/qualità differente. Di certo la maggior parte della fatica nella ricerca della polizza più conveniente viene spesa dietro alla Rc auto, la quale come è noto è obbligatoria. Partendo anche dal presupposto che in Italia abbiamo le Rc Auto più costose d’Europa, buona parte degli italiani è portata ad andare in direzione ostinata, testarda e spesso un po’ imprudente verso la soluzione più economica. E certo ci sono delle soluzioni più economiche di altre, che offrono una protezione minore o criteri molto stringenti (si pensi alla guida esperta o persino esclusiva del veicolo). E poi ci sono delle soluzioni ancora più economiche, con prezzi effettivamente stracciati: il problema è che spesso quelle non sono vere assicurazioni, quanto invece frodi online. Non si tratta certo di un fenomeno raro. Tra il 2020 e il 2021 l’Ivass ha contato in tutto 460 siti truffa. Come riconoscere le assicurazioni false per difendersi dalle frodi online?
- I numeri delle frodi online in campo assicurativo
- Cosa si rischia con le assicurazioni false
- Come riconoscere le assicurazioni false: i segnali da non trascurare
- Per evitare la frode online
I numeri delle frodi online in campo assicurativo
I numeri resi pubblici dall’Autorità di Vigilanza sulle assicurazioni fotografano una situazione allarmante dal punto di vista delle frodi online. Nel 2015 si contavano infatti appena 4 segnalazioni di siti fraudolenti. Oggi invece il fenomeno delle assicurazioni false è estremamente esteso, aiutato anche dalla pandemia, con l’aumento dell’utilizzo di Internet da parte dei cittadini. Una recente indagine del settore ha stimato che in Italia, nel 2021, ci sono state truffe online relative ad assicurazioni false per più di 600mila italiani. Praticamente, circa l’1,5% degli automobilisti italiani si è visto arrivare tra le mani un’assicurazione falsa. In realtà non è semplicissimo quantificare il fenomeno in modo preciso, perché da una parte ci possono essere degli italiani che non si accorgono affatto di avere stipulato una polizza falsa, e dall’altra ci sono tanti frodati che non espongono alcuna denuncia. Per diversi motivi: perché si pensa di non poter essere risarciti, perché non si vuole fare la figura degli ingenui, e via dicendo. I numeri potrebbero quindi essere superiori.
Non ci sono in ogni caso dubbi: in uno scenario di questo tipo è fondamentale essere capaci di riconoscere un sito di assicurazioni false, per prevenire la frode. Anche perché si rischia molto grosso!
Cosa si rischia con le assicurazioni false
Acquistare una polizza fasulla vuol dire, molto semplicemente, pensare di essere coperti quando in realtà non lo si è affatto. E le conseguenze di questa ingenua illusione possono essere estremamente pesanti. Si pensi a cosa potrebbe dire ritrovarsi a chiedere il risarcimento dopo un incendio alla propria abitazione e rendersi conto che in realtà la compagnia con cui è stata stipulata la polizza semplicemente non esiste. Ma si pensi anche al caso più comune, ovvero all’RC auto falsa. Cosa si rischia? Ebbene, le situazioni in cui chi ha stipulato un’assicurazione falsa si rende conto di essere stato frodato sono essenzialmente due, ovvero un normale controllo delle Forze dell’Ordine o un sinistro stradale.
Pensiamo al primo caso, e ipotizziamo un semplice controllo da parte dei Carabinieri. Di fatto, l’auto risulterà senza alcuna assicurazione, trasgredendo l’Articolo 193 del Codice della Strada. L’autista potrà certamente spiegare il fatto, mostrando la falsa polizza che si credeva vera. Ma il nocciolo resterà il medesimo: viaggiare con una Rc auto falsa equivale a viaggiare senza polizza. Ecco che allora si va incontro a una multa compresa tra gli 849 euro e i 3.396 euro, nonché a un possibile sequestro del mezzo.
Ancora peggiore potrebbe essere lo scenario conseguente a un incidente stradale. Questo perché, con tutte le probabilità, si andrà incontro alla multa di cui sopra, alla quale potrebbero sommarsi i danni causati, che potrebbero dover essere pagati di tasca propria.
Si capisce quindi che imparare a riconoscere le assicurazioni false diventa importantissimo, per non andare incontro a potenziali drammi.
Come riconoscere le assicurazioni false: i segnali da non trascurare
Lo dico subito: il metodo più sicuro nonché ovvio per evitare di incappare in frodi online è certamente quello di rivolgersi a dei professionisti riconosciuti del settore, contattando direttamente delle compagnie assicurative note oppure affidandosi a un consulente assicurativo – come il sottoscritto – per avere la certezza di poter scegliere tra più soluzioni assicurative in perfetta sicurezza.
Detto questo, non voglio assolutamente demonizzare il mercato delle assicurazioni online, il quale andrebbe però affrontato solo a partire da una certa competenza e da una buona conoscenza del mondo assicurativo. Questo per non lasciarsi attrarre dal polizze forse economiche ma al momento del bisogno del tutto inefficaci o insufficienti, e per l’appunto per non farsi fregare da dei truffatori di professione.
Dunque, come riconoscere le assicurazioni false? I segnali a cui prestare attenzione sono tanti e diversi. Prima di tutto, i truffatori che vendono polizze fasulle operano soprattutto attraverso siti web temporanei, nonché attraverso servizi come Whatsapp, Telegram e posta elettronica.
Il primo fondamentale consiglio è quello di non acquistare nessuna polizza da degli sconosciuti che ci contattano sui social o servizi di messaggistica. Il secondo suggerimento è quello di analizzare bene i siti assicurativi su cui si capita alla ricerca di assicurazioni economiche. Terzo ma non meno importante, il preventivo deve arrivare dalla mail certificata della compagnia di assicurazione dalla quale è fornito, completo delle relative condizioni contrattuali.
Il tipico sito truffa è costituito da un numero ridotto di pagine, e a un primo aspetto sembra simile ai siti web delle grandi compagnie assicurative. Si tratta però di siti web di vita breve, che dopo aver truffato un certo numero di persone scompaiono, senza peraltro lasciare tracce evidenti: di solito riescono a finire sotto agli occhi dei consumatori grazie a degli annunci sponsorizzati, balzando così in cima ai risultati dei motori di ricerca.
Spesso e volentieri questi siti presentano nomi e persino loghi simili a quelli dei brand noti del mercato assicurativo, per ingannare l’utente distratto. Per rendere più realistica la loro offerta, i truffatori mettono in evidenza sul sito dei contatti, ma nella maggior parte dei casi manca un numero di telefono fisso, nonché una Pec. Non è tutto qui: spesso l’indirizzo di posta elettronica indicato è fornito spesso da un provider gratuito, e il numero di cellulare è indicato con espresso invito a usare Whatsapp.
L’aspetto comune a tutti i siti truffa è quello di proporre dei prezzi estremamente vantaggiosi, tali da spingere l’utente a lasciare i propri contatti nell’apposito form. Ecco che allora si verrà contattati – tipicamente su Whatsapp – direttamente dai truffatori, che proporranno una polizza a un prezzo pressoché imbattibile: in quattro e quattr’otto, dopo uno scambio veloce di documenti via WhatsApp, e dopo aver effettuato un pagamento (su sistemi di pagamenti non tracciabili, come carte prepagate) si riceverà la polizza, ovviamente falsa, seppur spesso contraffatta in modo convincente.
Il danno, a quel punto, è fatto. La scomparsa del sito da lì a poco e il sistema di pagamento non tracciabile rende molto improbabile il risarcimento nel momento in cui si dovesse scoprire la truffa: i soldi sono persi, e la polizza altro non è che un foglio di carta senza alcun valore.
Per evitare la frode online
Abbiamo visto come si muovono normalmente i truffatori che desiderano vendere delle assicurazioni false. Ecco che allora non andremo mai ad acquistare delle polizze da chi nel proprio sito non mostra dati come l‘indirizzo della sede, un telefono fisso, un’email certificata nonché, soprattutto, il numero di iscrizione al Registro Unico degli intermediari assicurativi.
Mai e poi mai, in ogni caso, si dovrebbe accettare di effettuare il pagamento per una polizza su un carta prepagata o su altri sistemi non tracciabili
In caso di dubbi, vale la pena spendere qualche minuto in più, per andare a controllare sul sito dell’Ivass l’effettiva presenza dell’intermediario o della compagnia negli elenchi ufficiali: se quel preciso nome sarà assente, si avrà probabilmente a che fare con un truffatore. Un altro metodo per sincerarsi della serietà del venditore è quello di chiamare direttamente il Contact Center Consumatori dell’Ivass al numero 800.48.66.61.
Desideri avere la certezza di non stipulare una polizza con un truffatore, o hai dei dubbi su una proposta assicurativa? Contattami, così avrai la certezza di essere realmente protetto. Seguimi su Facebook, LinkedIn o Instagram per avere preziosi consigli su assicurazioni e investimenti!