Qual è il regime fiscale applicabile alle anticipazioni?
Qualche giorno fa abbiamo parlato delle anticipazioni del fondo pensione aperto, e dunque dei casi in cui la normativa in fatto di previdenza complementare dà la possibilità di ricevere degli anticipi sulle somme depositate nel tempo. Oggi, in questo post, faremo un passo ulteriore, andando a vedere qual è il trattamento fiscale delle anticipazioni.
Prima di proseguire, vale la pena di ricordare quando è possibile richiedere degli anticipi. I casi sono tre, ovvero per delle spese sanitarie (fino al 75% della posizione maturata) per l’acquisto o per la ristrutturazione di una casa (sempre fino al 75%, ma solo a partire dall’ottavo anno di iscrizione) e per ulteriori urgenze di tipo diverso (anche in questo caso, solo a partire dall’ottavo anno, e fino a un massimo del 30%).
Dopo questo veloce riassunto, vediamo qual è il trattamento fiscale delle anticipazioni sul fondo pensione.
- Il trattamento fiscale delle anticipazioni nei fondi pensioni aperti
- Anticipazione per spese sanitarie
- Anticipazione per acquisto/ristrutturazione della prima casa
- Anticipazione per ulteriori esigenze
Il trattamento fiscale delle anticipazioni nei fondi pensioni aperti
Va detto che, in generale, ai fondi pensione si applica una disciplina fiscale molto conveniente, volta per l’appunto a incentivare i lavoratori a costituire una solida pensione complementare. Questo è vero per quanto riguarda i rendimenti, così per quanto riguarda anche le anticipazioni.
Il regime fiscale applicabile alle anticipazioni, con riferimento ai contributi e agli eventuali TFR versati nel fondo pensione a partire dal 1° gennaio 2007, e con esclusione dei rendimenti finanziari, è il seguente:
Anticipazione per spese sanitarie
In questo caso si ha un’aliquota che varia dal 15% al 9% (al netto dei redditi già assoggettati a imposta nonché dei contributi non dedotti) in base al numero di anni di iscrizione alla forma di previdenza complementare. L’imposta si riduce infatti dello 0,30% ogni anno a partire dal sedicesimo anno di iscrizione (anche per questo è sempre bene aprire un fondo pensione il prima possibile) per arrivare fino al limite minimo del 9%. Va peraltro detto che chi stipula una buona polizza sanitaria non dovrebbe alcun motivo di richiedere degli anticipi sul fondo pensione per le spese sanitarie, né per sé stesso, né per i propri cari.
Anticipazione per acquisto/ristrutturazione della prima casa
Questo anticipo, richiedibile per la propria prima casa o per quella dei propri figli, prevede invece un’imposta fissa del 23%, anche in questo caso al netto dei redditi già assoggettati a imposta.
Anticipazione per ulteriori esigenze
Come sopra: anche in questo caso si va incontro a un’imposta fissa del 23%, sempre al netto dei redditi già assoggettati a imposta, senza dimenticare il fatto che questa anticipazione non può eccedere il 30%.
Capire il funzionamento del fondo pensione è importante per poterne sfruttare tutte le possibilità, per gestire al meglio i propri risparmi e per guardare con il sorriso al futuro, a medio come a lungo termine. Risulta in ogni caso importante capire, meglio se molti anni prima dell’effettivo pensionamento (visto che le aliquote diminuiscono nel tempo), che il trattamento fiscale delle anticipazioni e in generale delle prestazioni del fondo pensione non è vantaggioso per un effetto casuale, o per un errore del legislatore. Al contrario, la convenienza di questo investimento anche a livello fiscale è fissata volontariamente dallo Stato, per incentivare il maggior numero possibile di persone ad aprire un fondo pensione, così da poter integrare la propria rendita pensionistica. Il concetto di partenza è del resto molto semplice: la sola pensione classica, e quindi quella dovuta dall’INPS, molto spesso non permette di mantenere un tenore di vita dignitoso o soddisfacente al termine dell’età lavorativa. Per questo i cittadini sono incentivati ad aprire un fondo pensione aperto, il quale – come abbiamo visto in questo post dedicato al trattamento fiscale delle anticipazioni – può essere inteso anche come una cassa di risparmio per eventuali esigenze speciali, come per l’appunto potrebbero essere le spese sanitarie e l’acquisto di una casa.
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