Fondo Pensione

Fondo pensione: qual è la rendita integrativa finale?

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L’importanza di avere un fondo pensione, oggi

Ho già parlato tante volte sulle pagine di questo blog dei vantaggi del fondo pensione, soprattutto nel momento in cui si tiene in considerazione la situazione pensionistica tutt’altro che rosea che aspetta gli italiano di oggi. Come sappiamo tutti, lo scenario che si presenta è quello di pensioni sempre più tarde e sempre più povere, rendendo così difficile se non impossibile, per tantissime persone, mantenere il proprio tenore di vita dopo il ritiro dal mondo del lavoro. E se ben poco si può fare per migliorare la situazione per quanto riguarda la pensione INPS (sapendo che il nocciolo della questione è legato a doppio filo all’invecchiamento della popolazione) diventa fondamentale trovare altre forme di reddito per il proprio futuro. La pensione integrativa, da questo punto di vista, è lo strumento apposito e più sicuro, accanto ad altre soluzioni come gli investimenti finanziari, gli investimenti immobiliari e via dicendo. Ovviamente, prima di optare per un fondo pensione, tutti si fanno le medesime domande: qual è il costo della previdenza integrativa, quanto cioè si dovrebbe versare? E ancora, qual è la rendita integrativa finale, ovvero, quale sarà il rendimento di un fondo pensione? Oggi vedremo come effettuare quest’ultimo calcolo, per scoprire quanto potrà rendere la propria previdenza integrativa.

Quanti italiani hanno un fondo pensione

Va anticipato che non sono certamente pochi gli italiani che si domandano quale potrà essere la rendita integrativa finale di un fondo pensione. Da una parte ci sono tutte quelle persone che stanno pensando di avviare la propria previdenza integrativa, e che quindi vogliono capire quanto è necessario versare oggi per avere un futuro sicuro e confortevole. E dall’altra ci sono ovviamente tutte quelle persone che hanno già coltivato nel tempo il proprio fondo pensione, e che desiderano avere una stima sulla rendita integrativa finale: in Italia, stando alla relazione annuale della COVIP, ovvero della Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione, si parla del 36,3% della forza lavoro: sono infatti iscritti in tutto 9.240.387 lavoratori. E, vista l’importanza di avere una previdenza integrativa, oltre 9 milioni di iscritti non sorprendono affatto, soprattutto se si pensa quanto sia facile accrescere il tesoretto senza sforzi con il versamento del TFR del fondo pensione. Vediamo ora quali sono gli elementi necessari per calcolare la rendita mensile futura della previdenza integrativa.

Come calcolare il rendimento di un fondo pensione: gli elementi necessari

Calcolare il rendimento di un fondo pensione non è difficile come si potrebbe pensare: ogni iscritto a un fondo pensione può individuare con una certa facilità questi dati. Si parla nello specifico di:

  • Il montante maturato fino a oggi, ovvero il tesoretto messo insieme a partire dal primo giorno di apertura del fondo pensione, tenendo in considerazione ogni singolo versamento, da quelli periodici e regolari fino a quello eccezionali e ulteriori;
  • Il versamento annuo da oggi fino alla pensione, ovvero la stima di tutti i successivi versamenti che verranno effettuati da oggi fino al momento del pensionamento, stimando anche in questo caso sia i versamenti periodici regolari (il che sarà abbastanza semplice) sia eventuali contributi volontari e datoriali;
  • La linea di investimento scelta, che potrebbe essere azionaria oppure obbligazionaria, con rendimenti differenti;
  • Infine, il numero di anni mancanti al momento del pensionamento, dato che come è noto può variare leggermente (sapendo che la soglia per la pensione di vecchiaia è attualmente fissata a 67 anni, mentre per la minima attualmente si parla di 41 anni e 10 mesi per le donne e 42 anni e 10 mesi per gli uomini).

A partire da questi dati, come vedremo dopo, è possibile calcolare facilmente la rendita mensile futura del proprio fondo pensione.

La sicurezza della COVIP sulla rendita integrativa finale

Ci sono diversi motivi che rendono particolarmente vantaggiosa la scelta del fondo pensione come strumento per andare a integrare la propria pensione futura. Al di là dei benefici fiscali, non va scordato il ruolo fondamentale della COVIP, la già citata Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione. Dal punto di vista del calcolo della rendita integrativa finale mensile, la COVIP per esempio ha reso obbligatoria la standardizzazione del format da usare per comunicare agli aderenti il proprio rendiconto annuale, nonché la metodologia di calcolo impiegata. Ecco che allora diventa facile confrontare i diversi fondi pensione tra i quali scegliere il proprio, così come è semplice interpretare regolarmente il rendiconto della propria pensione integrativa, attraverso l’annuale comunicazione cartacea oppure accedendo alla propria area riservata online.
Ma non è tutto qui: come suggerisce il suo stesso nome, la Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione va a controllare e a tutelare il funzionamento del sistema della previdenza complementare nel suo complesso, andando quindi a proteggere prioritariamente i diritti degli iscritti. Cosa che non accade ovviamente per gli altri strumenti volti a creare del reddito integrativo, come nel caso degli investimenti finanziari o degli investimenti immobiliari. Vediamo ora un esempio concreto, a partire da quanto detto sopra, di calcolo di rendita integrativa finale di un fondo pensione .

Esempio di calcolo di rendita integrativa finale di un fondo pensione

Per stimare quella che sarà la rendita mensile di un fondo pensione una volta giunto il momento del ritiro del mondo del lavoro, non servono per forza simulatori specifici o strumenti dedicati. Con un minimo grado di approssimazione, infatti, basteranno i dati a disposizione nel proprio rendiconto e una calcolatrice.
Facciamo l’esempio di una persona di 45 anni, iscrittasi a un fondo pensione all’età di 30 anni. In questi 15 anni, il montante maturato complessivo è salito fino ad arrivare a 50.000 euro, attraverso dei versamenti annui regolari di 2.500 e dei versamenti volontari straordinari complessivi di 10.000 euro (sapendo che per i fondi pensione c’è un limite di deducibilità fiscale annuo pari a 5.164, 57 euro).
Noto il montante annuo, si può passare a stimare il futuro: senza considerare eventuali integrazioni straordinarie, ci si può limitare a tenere in considerazione i soli versamenti annui di 2.500 euro l’uno. Il montante finale sarà composto dal montante maturato oggi e dai versamenti futuri, in base ovviamente all’età di pensione.

Ecco che allora avremo 50.000 euro già maturati all’età di 45 anni, ai quali aggiungere i versamenti che verranno fatti fino all’età pensionabile stimata di 67 anni. Si parla quindi di 2.500 euro per 22 anni, ovvero di 55.000 euro, da aggiungere ai precedenti 50.000 euro, per un totale di 105.000 euro.

Ma quanto cresceranno quei 105.000 euro da qui a 22 anni, nel 2045? Considerando la linea di investimento scelta, ovvero bilanciata, si dovrebbe avere una rivalutazione del 3%, così come imposto dalla COVIP. Ma non si tratta di una crescita pura e semplice: vanno considerati anche i costi annui, nonché la tassazione delle plusvalenze annuali, e infine la tassazione finale (dal 15% al 9% finale): semplificando al massimo, si potrebbe pensare che la rivalutazione finisca per compensare i costi, così da avere di fatto nel 2045 105.000 euro. Tenendo in considerazione quella che è l’attuale attesa di vita, ovvero di 22 anni dopo il 67° anno, si può fare infine questo calcolo per individuare la rendita integrativa finale del fondo pensione: 105.000 euro diviso 22 anni, ovvero 4.772 euro l’anno, ovvero 397 euro al mese. Si possono quindi stimare con una certa confidenza 400 euro al mese di rendita integrativa, che si sommeranno alla pensione INPS (e ad altre eventuali entrate integrative).

Il calcolo della rendita integrativa finale: conclusioni

Come si può capire, quindi, calcolare la rendita integrativa finale del fondo pensione non è difficile, il che è un altro dato a favore della previdenza integrativa come strumento per un futuro più sereno. Desideri altre informazioni per la gestione del tuo fondo pensione e per la scelta della migliore forma di previdenza integrativa? Scrivimi un’email o contattami su WhatsApp, o seguimi Facebook,  LinkedIn Instagram per restare in contatto!

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