Fondo Pensione

Fondo pensione aperto: perché conviene anche – e soprattutto – alle donne

fondo pensione aperto donne

Il gap tra pensioni femminili e pensioni maschili

Da anni si parla della battaglia di genere sui salari, puntando il dito contro gli stipendi mediamente più bassi delle donne. Secondo il Gender Gap Report realizzato dall’Osservatorio JobPricing, infatti, in Italia il gap è di 2.700 euro lordi, pari al 10% in più a favore degli uomini. Ma attenzione, questo gap è talmente ampio da presentarsi anche alla fine dell’età lavorativa, al momento della pensione. I dati INPS ci dicono infatti che la disuguaglianza di genere si presente anche tra i pensionati, e anzi, si presenta in modo ancora più ampio. Guardiamo al primo semestre di quest’anno: lo scarto tra l’importo medio degli assegni mensili maschili e gli assegni previdenziali femminili è di 498 euro. Da una parte, infatti, abbiamo la media degli assegni percepiti dagli uomini, a quota 1.429 euro. Dall’altra abbiamo gli assegni medi percepiti dalle donne, che si fermano a 931 euro. E, per quanto l’uguaglianza di genere sia un argomento molto forte degli ultimi anni, è triste sottolineare che il gap negli ultimi 12 mesi si è persino allargato: parliamo infatti di 33 euro in più rispetto al 2020. Per questo motivo il fondo pensione aperto è qualcosa che interessa sempre di più e sempre più in particolare anche le donne.

Il fondo pensione aperto

Negli ultimi anni l’incertezza intorno alla futura pensione è aumentata a dismisura. Molti lavoratori non sanno quando andranno in pensione, non hanno la certezza della cifra che percepiranno, e non sanno se questa sarà sufficiente a garantire un tenore di vita sufficiente, simile a quello che si è avuto durante la vita lavorativa. E questo è un tema che spaventa, e non a caso: un po’ perché tutti sogniamo, giustamente, un futuro di serenità e riposo dopo una vita passata al lavoro, un po’ perché sappiamo che dopo i sessant’anni, tendenzialmente, sarà necessario avere da parte un po’ di soldi per la propria salute, per aiutare eventualmente i figli e i nipoti, e via dicendo.

Non stupisce dunque che stia crescendo velocemente l’interesse intorno alle forme di previdenza complementare, e più nello specifico intorno ai fondi pensione aperti. Abbiamo già spiegato altrove cosa è un fondo pensione aperto: si tratta di un investimento da fare durante la propria vita lavorativa, mese dopo mese, per poi avere una pensione integrativa da affiancare a quella che normalmente viene erogata dall’INPS. Guardando alle pensioni medie femminili erogate nel primo semestre del 2021, di poco superiori a 931 euro, si capisce quanto possa essere utile poter contare su una seconda entrata, volta a integrare, con qualche centinaio di euro, la propria rendita.

Come funziona il fondo pensione aperto

La gestione di un fondo pensione aperto è estremamente semplice: di fatto è sufficiente aprire l’investimento e scegliere, in base alle proprie possibilità e alle proprie esigenze, quanto versare in questi fondi. Il mio consiglio è sempre quello di destinare il proprio TFR nel proprio fondo pensione, e integrare questo tesoretto con dei versamenti mensili ridotti. In questo modo, al momento dell’arrivo della pensione di vecchiaia, sarà possibile vedersi affiancare l’assegno mensile INPS con una seconda rendita. E va detto che questo investimento fatto negli anni non presenta svantaggi: in caso di bisogno è possibile chiedere degli anticipi sul fondo pensione, nell’eventualità di spese sanitarie, di acquisto o di ristrutturazione di un’abitazione, o ancora, per ulteriori esigenze di diversa natura. In situazioni particolari, inoltre, è possibile riscattare interamente o parzialmente il fondo. E ancora, bisogna ricordare che le prestazioni previdenziali del fondo pensione godono di un trattamento fiscale vantaggioso, con un’aliquota di partenza del 15% destinata a ridursi poi progressivamente fino al 9%, di contro alle normali aliquote IRPEF sui redditi complessivi, che si aggirano come è noto tra il 23% e il 43%. Infine, non è da trascurare il fatto che avere un fondo pensione aperto dà la possibilità di accedere alla RITA, ovvero alla Rendita Integrativa Temporanea Anticipata, così come definita dalla legge di Bilancio 2018.

Desideri altre informazioni sul fondo pensione aperto, per avere una pensione più serena e per far fruttare i tuoi risparmi? Contattami: ti aiuterò a trovare la soluzione più adatta!

 

Articoli correlati