Chi pagherà la nostra vecchiaia?
Gli anni passano veloci. Di frasi volte a sottolineare quanto la vita corre rapidamente ne abbiamo sentite tante, tantissime, fin dall’infanzia e dalla gioventù. Il fatto è che, da piccoli come da adolescenti, non si presta attenzione al veloce passare dei giorni. No, perché la voglia è quella di diventare grandi, di essere finalmente adulti. Ed è proprio quando che si diventa adulti che ci si accorge che sì, effettivamente i giorni, i mesi e gli anni passano in fretta: talvolta sembrano scivolare tra le nostre dita, inafferrabili. Ci si ritrova quindi adulti, e il tempo passa ancora più in fretta quando si mette su famiglia, con i bambini che in breve diventano a loro volta adolescenti, e infine adulti, uomini e donne loro stessi. E d’un tratto, dall’essere la persona che si prendeva cura dei figli, ci si avvicina sempre più all’essere la persona che, invece, ha bisogno delle loro cure. E, con l’allungarsi della speranza di vita, si dilata anche questo periodo, ovvero il periodo in cui si tende ad aver bisogno – chi più e chi meno – delle attenzioni e delle cure dei propri cari. Ma quali sono i reali costi della non autosufficienza? Quanto costa una persona anziana sui propri risparmi e su quelli dei propri figli, e cosa può fare per continuare a essere autonoma dal punto di vista economico anche in età avanzata?
- Sempre più anziani
- I costi della non autosufficienza
- Assicurarsi una rendita in caso di non autosufficienza
Sempre più anziani
Come sappiamo fin troppo bene, nel 2020 il tasso di mortalità tra gli anziani è stato tragicamente alto. Ciononostante, la pandemia ha avuto degli effetti molto limitati sull’effettivo invecchiamento della popolazione. A inizio 2021 in Italia si contavano quasi 14 milioni di over 65 (più precisamente 13.923mila, in ogni caso 65mila in più rispetto al 2019) a rappresentare il 23,5% della popolazione italiana. Certo, la speranza di vita media con il Covid è scesa, passando per gli uomini dagli 80,1 anni del 2019, ai 79,7 anni, e per le donne dagli 85,4 agli 84,4 anni. Ma si tratta di una flessione momentanea: nel 2070 in Europa la speranza di vita, si stima, sarà di 86,1 anni per gli uomini e di 90,3 anni per le donne.
Ma se il numero di anziani aumenta, proprio per l’aumentare della speranza di vita, diminuisce il numero dei giovani, per via del calo della natalità. Non stupisce quindi che l’Italia sia lo stato dell’Unione Europea con l’età media più elevata, di ben 47,2 anni, rispetto alla media europea di 43,9 anni. E se l’indice di dipendenza generale (ovvero il rapporto fra la somma di giovani e anziani e la popolazione in età lavorativa) è del 55,5% nell’Unione – il che dice che ci sono pressappoco due persone in età lavorativa per ogni persona a carico – in Italia ci si alza a 56,7%.
In uno scenario in cui in Italia, nel 2030, ci saranno 5 milioni di anziani non autosufficienti, e quindi circa un italiano su 12, è doveroso fare i conti con i costi della non autosufficienza, in primis per avere la certezza di avere una vecchiaia il più possibile serena e dignitosa, senza per questo pesare economicamente sui propri cari.
I costi della non autosufficienza
Quando si può parlare effettivamente di non autosufficienza? Ebbene, per accertare una condizione di questo tipo, solitamente, si prendono in considerazione le indicazioni dell’International Classification of Functioning Disability and Health-ICF e dell’Organizzazione mondiale della sanità utilizzando il metodo ADL (Activities of Daily Living). Le azioni che vengono considerate sono :
- Lavarsi
- Vestirsi e spogliarsi
- Utilizzare i servizi
- Muoversi nella stanza da letto
- Alimentarsi autonomamente
- Espletare autonomamente le funzioni fisiologiche
In linea di massima, per essere considerata autosufficiente, una persona deve essere in grado di compiere almeno 4 delle azioni sopra esposte. Chi non risulta capace di badare a sé stesso, per problemi fisici o cognitivi, ha bisogno di cure quotidiane, in casa o presso appositi centri di cura. Ma quanto possono costare queste cure? La stima dei costi di non autosufficienza è di circa 2.000 euro al mese. Questo vuol dire che la condizione di non autosufficienza di una persona di 70 anni, che in condizioni simili potrebbe vantare per esempio un’aspettativa di vita di circa 15 anni, avrà un costo economico medio di 360mila euro. Quante famiglie possono affrontare una spesa di questo tipo senza dei sacrifici enormi? Eventuali forme di assistenza pubblica possono aiutare per una parte dei bisogni primari, ma da lì in poi è necessario utilizzare i propri risparmi nonché quelli dei propri cari, con una fetta importante della popolazione che, proprio per coprire i costi della non autosufficienza propria o di un genitore, è costretta a chiedere un prestito o a vendere casa. In che modo è possibile eliminare fin da subito questo terribile scenario?
Assicurarsi una rendita in caso di non autosufficienza/h2>
Chi vuole invecchiare senza pensieri, senza la prospettiva di dover scialacquare i risparmi di una vita per le proprie cure, e senza il timore di complicare la vita ai propri cari, può giocare in anticipo investendo in una rendita per autosufficienza, ovvero una rendita mensile per tutta la vita, capace di coprire la totalità o buona parte dei costi dell’assistenza necessaria.
Grazie a una polizza long term care, a fronte di un pagamento mensile estremamente ridotto durante la propria normale vita lavorativa, è possibile assicurarsi la copertura economica per la propria vecchiaia, a integrare quello che la semplice pensione non può arrivare a coprire. Pensiamo per esempio a un cinquantenne che, non volendo rischiare di pesare sui propri figli in caso di non autosufficienza, stipula una long term care, iniziando a versare 90 euro al mese. A fronte di un versamento minimo, a 75 anni quella persona avrà diritto a una rendita mensile di oltre 1.600 euro (da sommare alla normale pensione, e ad eventuali altri fondi) tale da coprire la totalità o quasi dei costi della non autosufficienza. E in caso di prematura scomparsa del titolare della polizza, prima dei 76 anni? In quel caso un importo pari alla somma dei premi versati verrà riconosciuto ai beneficiari del defunto. E non è tutto qui, in quanto con una polizza di questo tipo è possibile avere anche l’assistenza sanitaria inclusa, 24 ore al giorno, per il titolare come per i suoi cari, con la certezza in ogni caso di non gravare in alcun modo sulla propria famiglia.
Vuoi avere anche tu la sicurezza di essere economicamente autonomo anche in vecchiaia, in qualsiasi caso? Contattami: individueremo insieme la polizza long term care più adatta!