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Conviene assicurare la casa? Ecco cosa dicono i dati

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Il dubbio dell’assicurazione casa

Come è noto, in Italia l’RC auto è obbligatoria, e in quanto tale è entrata stabilmente a far parte delle consuetudini dei guidatori. Ma ipotizziamo che domani il governo decida – inspiegabilmente – di rendere la polizza auto facoltativa. Quanti di noi effettivamente si fiderebbero, per risparmiare qualche centinaio di euro, di guidare la propria auto senza nessuna RC? Sapendo che in tal modo, in caso di incidente, ci si troverebbe a dover risarcire di propria tasca migliaia, decine di migliaia, centinaia di migliaia di euro? Siamo di fatto tutti convinti che sarebbe da pazzi muoversi in auto senza una protezione assicurativa. Così non avviene invece per le polizze a protezione delle case. Ci sono infatti tantissime persone che non hanno nessuna assicurazione a tutelare il proprio immobile, e che non si fanno nemmeno nessuna domanda a proposito. E poi c’è chi si domanda se conviene assicurare la casa, e se sì, contro quali evenienze, con quali coperture, e via dicendo. Oggi voglio quindi illustrare qual è la situazione dell’assicurazione casa in Italia (e altrove) per capire effettivamente come e quanto valga la pena spendere per la polizza casa. Buona lettura!

Conviene assicurare la casa? Per la sicurezza economica, sì

L’Italia è un Paese magnifico. Per il suo clima ideale, per le sue stupende coste, per gli scenari insuperabili delle Alpi e delle Dolomiti, per la sua inarrivabile diversità paesaggistica, per la varietà architettonica che spazia dai trulli alle baite tirolesi, con città uniche come Venezia, Palermo, Napoli, Firenze, per il fatto di custodire praticamente la metà dei beni culturali dell’intero Pianeta. Ci sono però come è noto alcune pecche, a partire per esempio dalla fragilità del territorio, tra le più alte a livello del continente europeo. Semplificando un po’, è possibile dire che circa la metà del territorio è esposta a rischio sismico, mentre un quarto del territorio è a rischio di alluvioni e di frane. E di certo di tragedie causate da questi fenomeni, negli anni passati, non sono certo mancate. Va poi sottolineato il fatto che la nostra Penisola è particolarmente colpita dai cambiamenti climatici in corso, con gli eventi estremi che sono aumentati del 9% nell’ultimo ventennio. Stando a uno studio pubblicato dal CNR, il 78% delle abitazioni in Italia è costruito su zone a rischio sismico oppure idrogeologico; non stupisce quindi che, tra il 2011 e il 2021, il patrimonio immobiliare italiano abbia subito danni per un valore di circa 50 miliardi. Questo per parlare delle “minacce”. Dall’altra parte ci sono per l’appunto le case. Sappiamo che oltre il 70% degli italiani possiede l’immobile in cui vive, e sappiamo anche che proprio la casa costituisce il 50% del patrimonio lordo dei cittadini. Insomma, la ricchezza degli italiani è nel mattone. Il che equivale a dire che, nella maggior parte dei casi, una casa distrutta da un terremoto, da una frana, da un’alluvione o da un incendio si traduce nella demolizione della sicurezza economica di una persona o di un nucleo familiare. E mica si parla per forza di case rase al suolo: basti pensare che, stando ai numeri di Banca d’Italia, nel momento in cui un edificio si allaga il suo valore scende del 60%.
Domandiamoci a partire da questi numeri, senza considerare nient’altro – per ora – se conviene assicurare la casa. La risposta è assolutamente sì. Ma andiamo avanti, ci sono altre cose da considerare.

Quante case sono assicurate in Italia, e per quali calamità

Visti i dati sui rischi e sull’importanza a livello economico delle case per gli italiani, si può già dire che sì, da quel punto di vista assicurare la casa conviene. Ma quante sono effettivamente le case assicurate in Italia? Poche, pochissime. Stando ai numeri Ania, solo il 5% delle case è assicurato contro terremoti, alluvioni e altre catastrofi naturali. In tutto, a marzo 2022, si parlava di 1,4 milioni di polizze complessive, numero stabile rispetto al 2021, in crescita rispetto alle 1,2 milioni del 2020 e soprattutto rispetto alle 440 mila del 2016. La situazione non è omogenea: città come Trento, Firenze, Brescia, Mantova, Siena mostrano un tasso di circa il 10% di case assicurate, mentre a Milano ci si ferma al 7,5%; Roma è assicurato solo il 4% delle case, per arrivare all’1,7% di Napoli. Si può anche fare un confronto con l’estero: le indagini fatte negli ultimi anni ci dicono che, nell’indice di resilienza alle catastrofi naturali, l’Italia si posiziona stabilmente negli ultimissimi posti, facendo tipicamente meglio solo della Grecia.
Ma cosa assicurano effettivamente le polizze delle case italiane? Sappiamo che meno della metà delle case ha una polizza per il solo incendio: si parla di circa il 45%. Guardando alle polizze contro le catastrofi naturali, e quindi all’1,4 milioni di polizze viste sopra, solo il 50% copre tutti i rischi; le altre si dividono tra quelle che coprono i terremoti e quelle che si concentrano sulle alluvioni.

Perchè conviene assicurare la casa? Perché il risarcimento statale non è automatico

Abbiamo visto che assicurare la casa conviene, eppure sono ancora poche le persone che proteggono la casa da eventi drammatici come sismi e alluvioni, pur nella consapevolezza di vivere in territori che spesso sono a rischio medio o alto. Perché si evita di stipulare delle polizze? Le ragioni sono diverse. Per mancanza di cultura assicurativa, per inerzia, talvolta persino perché si ha a che fare con degli edifici abusivi. Molto spesso, va detto, non si stipula una polizza per la protezione da eventi catastrofici perché si è convinti che, in caso di terremoti o alluvioni, il risarcimento da parte dello Stato sia automatico. Ebbene, non lo è affatto. Non c’è anzi scritto da nessuna parte che a fronte di un cataclisma lo Stato sia obbligato a risarcire i cittadini colpiti. E infatti i risarcimenti coprono una fetta piccolissima dei danni: basti pensare al fatto – come riportato da Greenpeace – che tra il 2013 e il 2019 in Italia si sono segnalati 20,3 miliardi di euro in danni causati da frane e alluvioni. Come spiegato da Dataroom sul Corriere della Sera, nello stesso periodo i fondi a disposizione delle Regioni erano appena 1,8 miliardi, ai quali aggiungere 561 milioni di euro da parte del Fondo di solidarietà europeo. Sufficienti appena, insomma, per risarcire un decimo dei danni.

L’assicurazione casa obbligatoria, in Italia e all’estero

Vale la pena a questo punto comparare la situazione delle assicurazioni casa in Italia e all’estero. In Italia l’unico obbligo è quello della polizza incendio, dovuta in caso di mutuo e non per gli altri casi. In Spagna le compagnie assicurative finanziano un consorzio che va a risarcire eventuali danni non coperti dalle polizze in caso di calamità; in Svizzera nella maggior parte del territorio l’assicurazione casa contro gli eventi naturali – eccezion fatta per il terremoto – è obbligatoria. In Francia, infine, la polizza incendio per la casa copre anche i danni da catastrofe naturale, a patto che il governo dichiari lo stato di calamità (la Caisse Centrale de Réassurance è infatti garantita dallo Stato francese).

Assicurare la casa conviene , ma bisogna scegliere le coperture giuste

Valutando la fragilità del territorio italiano, pensando al fatto che per tantissime persone la casa rappresenta la spesa più importante della propria vita nonché il bene più prezioso, valutando i danni registrati negli ultimi anni per via di calamità naturali, sapendo che il risarcimento statale è nella maggior parte dei casi una chimera, e guardando la situazione all’estero, non ci sono tanti dubbi: assicurare la casa conviene. Anche perché, va sottolineato, a partire dal 2018 in Italia è stata eliminata l’imposta fiscale sulle polizze, e perché ai fini Irpef si parla pur sempre di una detrazione del costo del 19%. Quindi sì, meglio stipulare una polizza per la casa. Ma quanto costa un’assicurazione per la casa contri terremoti e alluvioni? I fattori da tenere in gioco sono tantissimi: per lo stesso appartamento di 100 metri quadrati si potrebbero spendere dai 50 ai 600 euro all’anno, in base al luogo, al valore preciso dell’appartamento, alle coperture specifiche e via dicendo. Una cosa è certa: l’importante è spendere bene i propri soldi, scegliendo con cura le coperture. Una casa in una zona a basso rischio sismico potrebbe per esempio fare a meno di questa copertura, investendo invece su rischi quali incendio, esplosione, alluvioni e frane. L’obiettivo non è “assicurare tutto” e spendere il più possibile, quanto invece vivere sereni, sicuri e protetti, assicurando e spendendo il giusto. Vuoi un supporto per scegliere le migliori polizze per la tua casa? Contattami: ti aiuterò a individuare le soluzioni più adatte per la tua abitazione! E non dimenticarti di seguirmi su Facebook, LinkedIn Instagram.

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