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Body shaming & Co: come proteggere i figli nell’era dei social

Body shaming & Co: come proteggere i figli nell'era dei social

L’inarrestabile condivisione di foto sui social network

3.600 fotografie al secondo, solamente su Instagram. E bisognerebbe aggiungere quelle condivise su Facebook, si TikTok, su Twitter e sugli altri social network. Certo, condividere è bello, e sono tantissime le persone che regolarmente pubblicano sui propri profili immagini della propria giornata, delle proprie vacanze, del proprio lavoro o della propria vita in famiglia. Talvolta, purtroppo, senza pensare sufficientemente alle potenziali conseguenze. Ci sono infatti contenuti che sarebbe meglio non condividere. Pensiamo alle fotografie delle proprie vacanze mentre si è in viaggio, facendo capire ad eventuali malintenzionati che la nostra casa è vuota e potenzialmente incustodita. Ma pensiamo soprattutto alle fotografie che potrebbero scatenare commenti malevoli, o che potrebbero poi essere riprese e condivise da sconosciuti, corredate da commenti sprezzanti o decisamente malvagi. E se questo accadesse ai tuoi figli? Se un ragazzo o una ragazza adolescenti condividessero ingenuamente una propria fotografia, magari scatta in spiaggia, dando il via a condivisioni di sconosciuti, a commenti malevoli e perfidi, tali da causare vergogna e frustrazione al protagonista della fotografia? Vediamo come proteggere i propri figli nell’era dei social network dal body shaming e dalla condivisione indesiderata delle proprie fotografie.

Social network e body shaming: come proteggere i propri figli

Una volta pubblicata sui social network, un’immagine è difficile da cancellare del tutto. Certo, è sempre possibile cancellarla dal proprio profilo. Ma se qualcun altro nel frattempo l’avesse copiata e ricondivisa, postandola in qualche gruppo interno al social network o su altri canali? Non si contano i casi di fotografie “rubate” dai social network o magari dalle chat di gruppo e poi condivise senza il permesso del legittimo titolare. E nella maggior parte dei casi questo avviene proprio agli adolescenti, un po’ per il loro uso quotidiano e continuo dei social network, un po’ per l’avventatezza tipica di questa età. Immaginiamo per esempio che tua figlia decida di pubblicare sul proprio profilo Instagram una foto in costume, per condividere un momento della propria vacanza con la propria cerchia di amici online. Ipotizziamo che la fotografia riceva anche dei commenti tali da spingere la ragazza a cancellare la foto dal proprio profilo. E se qualcun altro nel frattempo l’avesse già rubata, per condividerla altrove? Con la giusta polizza assicurativa è possibile avere la necessaria tutela legale per far fronte alle spese legali necessarie – tutt’altro che ridotte – per cancellare il materiale dai server dei social network.

Una polizza per proteggere gli adolescenti sui social network

L’art.96 della Legge sul Diritto d’Autore (L. 633/41) prevede che “il ritratto di una persona non può essere esposto, riprodotto o messo in commercio senza il consenso di questa”. Facile a dirsi, meno ad applicarsi, soprattutto nell’era digitale. E dal momento in cui i nostri figli passano ore creando e condividendo contenuti sui social network, la situazione peggiora ulteriormente, con tante possibili insidie. Come impedire la condivisione di un’immagine avvenuta senza il nostro permesso o quello dei nostri figli? Come proteggere i ragazzi dalla stupida ma tutt’altro che impossibile gogna che potrebbe essere generata da un semplice difetto fisico, o semplicemente dalla stupidità degli altri utenti?
Talvolta la trafila burocratica per riuscire a eliminare del tutto le immagini è tutt’altro che breve, ed è difficile avere la certezza che effettivamente l’immagine risulti cancellata dai social network. Il processo è possibile, ma è costoso, tanto da poter mettere in difficoltà le famiglie che desiderano proteggere i propri figli da casi di bullismo online e di body shaming. Ma grazie a un’assicurazione a difesa del proprio patrimonio, con la giusta garanzia di tutela legale, diventa possibile non solo cancellare le immagini, ma anche scoprire chi è il responsabile della condivisione.

Una polizza per il risarcimento dei danni di immagine

Non si parla peraltro unicamente dei danni che potrebbero derivare da una foto pubblicata con leggerezza. Talvolta i propri figli potrebbero finire per condividere loro stessi delle immagini senza averne il diritto, andando a violare la normativa sulla privacy per i danni di immagine. È tutt’altro che impossibile: basterebbe per esempio condividere una foto di gruppo senza aver prima chiesto il permesso di tutte le persone ritratte. In questo caso il risarcimento dei danni potrebbe essere importante, andando a ledere il patrimonio dei genitori. Anche qui può però venire in soccorso il mondo assicurativo, per mezzo di una polizza capace di coprire anche la Responsabilità civile sui social network.

Condividere è bello, ma i social network possono nascondere molte inside inaspettate, soprattutto per gli adolescenti. Contattami per avere più informazioni su come proteggere i tuoi figli dal bullismo online e dal body shaming, e seguimi su  FacebookLinkedIn Instagram per avere altre preziose dritte sulla protezione della tua famiglia, del tuo patrimonio e della tua impresa!

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